Chiesa Santa Maria del Rosario

Chiesa Santa Maria del Rosario

La Chiesa del Santissimo Rosario sorse a Valentano poco dopo il 1731, anno in cui la storica Rocca Farnese fu concessa alle suore domenicane.

La fondazione si inserisce in un momento di rinnovato fervore religioso, caratterizzato dalla diffusione del culto mariano e dalla volontà di creare nuovi centri di vita monastica nel territorio della Tuscia.

A guidare l’iniziativa furono due figure di spicco della comunità religiosa locale: la Venerabile Geltrude Salandri, donna di profonda spiritualità e dedizione, e Suor Anna Maria Starnini, entrambe animate dal desiderio di offrire alla popolazione un luogo di preghiera e di formazione cristiana secondo il carisma domenicano. Per la progettazione dell’edificio venne scelto Giuseppe Prada di Viterbo, architetto noto nella regione per la sua capacità di coniugare eleganza formale e funzionalità liturgica.

La chiesa faceva parte integrante del monastero domenicano, che si sviluppava all’interno e attorno alla Rocca Farnese, adattando gli spazi medievali alla vita claustrale. Per quasi due secoli, il complesso fu centro di preghiera, istruzione e attività caritativa, mantenendo un ruolo importante nella vita spirituale di Valentano. Tuttavia, nel 1930, a seguito della progressiva riduzione della comunità religiosa e di mutamenti nelle politiche ecclesiastiche, il monastero venne ufficialmente chiuso.

Oggi della Chiesa del S.S. Rosario resta solo la facciata, elegante e sobria, che si affaccia su Piazza della Vittoria, punto nevralgico del paese. L’interno originario è andato in gran parte perduto, ma alcuni ambienti superstiti sono stati recuperati e destinati a oratorio parrocchiale, continuando, seppur in forma diversa, a ospitare momenti di incontro, catechesi e attività comunitarie.

La facciata superstite, con le sue linee armoniose, non è soltanto una testimonianza architettonica del Settecento religioso, ma anche un simbolo della memoria storica di Valentano: un frammento tangibile di un passato in cui la Rocca Farnese, la vita monastica e il culto mariano erano strettamente intrecciati nel tessuto sociale e spirituale del borgo.